martedì 11 gennaio 2011

Musica grassa

“Mangiami”

….è la voce che viene dalle padelle quando mantechi un risotto;
“Sono qui”
… è il sussurro che sempre capti quanto passi davanti al fornaio
“Lasciati tentare”
…dice quel bigné alla crema
“Io ti servo….”
…mormora la bistecca
E la zucchina? Muta
E la bieta bollita? Muta
E le carote lesse? Mute
Allora mi chiedo, perché ci son cibi che parlano e altri muti? Non potrebbero star zitti tutti? Non potrebbero parlare solo se interpellati?
E invece no! Eccoli lì, più chiacchierini di due pettegole incallite, pronti ad assalire la tua mente, pronti a far lavorare la tua coscienza (o incoscienza?)
Ma è anche vero che se i cibi non parlassero, i dietologi farebbero la fame (hahaha e dovrebbero farla sempre per rispetto dei loro clienti).
Io ad esempio ogni giorno ho un concerto in casa; si passa dall’heavy metal della Cicoria Ripassata, alla pizzicata suonata dai Maccheroni al Sugo (famoso gruppo… lo conoscete? Di solito lo si sente un po’ in tutte le famiglie).  Per non parlare della pop music della Cotoletta alla Milanese e del gruppo ever green delle Patatine Fritte (molto seguite dagli adolescenti). Ogni tanto passa di qui qualche gruppo new age ( la Electronic Dance Music dei  Tortini di Riso e Zucca  o  i Chicchi al Topinambur che ti fanno saltare al ritmo dello ska) oppure qualche interprete di musica etnica ( I Guacamole).
Proprio l’altro giorno ascoltavo  il folk rock di Polpo Affogato.
Bisogna però stare attenti, perché la troppa musica fa ingrassare. Credevate che i chili di troppo fossero colpa dei carboidrati? No, vi rassicuro! È colpa della musica. Quindi sfogatevi pure con due etti di pasta all’Amatriciana, ma, mi raccomando, non accendete la radio durante i pasti!!!!

Un consiglio: per chi vuole proprio ingrassare proporrei una compilation krautrock suonata  dalla cover band I Wurstel!


 


  

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